L’ultima revisione dei conti della giunta regionale Cota ha annunciato il taglio del 50% dei trasporti pubblici su ferro e del 33% su gomma, cifre che mettono a rischio le fondamenta di tutto il sistema della mobilità in Piemonte.
Paradossalmente tutto questo avviene in un momento in cui i fruitori di questo settore sono aumentati, a causa del costo sempre maggiore della benzina e della gestione di un mezzo privato come l’automobile.
Le ragioni della protesta vanno cercate anche più in alto: nel 2012 i fondi nazionali destinati al TPL erano pari a 605 milioni di euro, cifra che si è notevolmente ridotta per l’anno in corso arrivando appena a 485 milioni di euro.
Tutto questo perché la strategia nazionale sui trasporti preferisce destinare il 75% delle risorse alle infrastrutture autostradali e all’alta velocità,a fronte del fatto che il 97% degli spostamenti dei cittadini avviene su tratte urbane o suburbane inferiori ai 50 km.
Vogliamo che le modalità di trasporto maggiormente incentivate siano la bicicletta, il bus, il treno e i piedi, per costruire una mobilità nuova, pulita, sostenibile e accessibile a tutti!
Per questo lanciamo l’appuntamento del 2 maggio a Torino Porta Susa (http://www.facebook.com/events/533744840002655/),
aspettando la manifestazione Rete della Mobilità Nuova del 4 maggio a Milano. (http://www.facebook.com/events/456650477736456/?fref=ts)
Il 2 e il 4 maggio,” il Piemonte e l’Italia #cambianostrada!”